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Desi 2021 e Open data

Desi 2021 e Open data

Lo scorso 12 novembre la Commissione europea ha pubblicato i risultati dell'edizione 2021 dell'Indice di Digitalizzazione dell'Economia e della Società Digital Economy and Society Index – DESI. L'Indice misura, su una scala da 0 a 100, lo stato di avanzamento dell'Unione europea e dei Singoli Stati membri rispetto alle principali aree tematiche della politica digitale. Il DESI 2021 si basa su dati relativi al 2020 e presenta la situazione dell'economia e della società digitali nel primo anno di pandemia. Rispetto alle edizioni precedenti, il DESI 2021 è stato modificato nella sua impostazione per tenere conto degli obiettivi della trasformazione digitale europea al 2030 individuati dalla Commissione nella comunicazione Digital Compass ("Bussola per il digitale 2030: il modello europeo per il decennio digitale") adottata nel marzo 2021. Nella Digital Compass la visione e gli obiettivi della trasformazione digitale considerano quattro dimensioni: competenze digitali/capitale umano, infrastrutture digitali, trasformazione digitale delle imprese, digitalizzazione dei servizi pubblici. Anche il DESI è ora organizzato sulla base di queste quattro dimensioni. Per l'edizione 2021 dell'indice di digitalizzazione dell'economia e della società (DESI) l'Italia si colloca, nel complesso degli indicatori, al 20º posto fra i 27 Stati membri dell'UE, rispetto al 25° occupato nel 2020.
Per quanto riguarda gli Open Data, le performance dell’Italia evidenziano che l’indicatore relativo passa da un punteggio di 76.7% per il 2019 a 86.9% per il 2020; questo indicatore misura l'impegno dei governi dei paesi membri verso gli Open Data e le politiche di apertura delle informazioni pubbliche. Il punteggio considerato nei singoli paesi UE è stato costruito sulla base dei quattro seguenti indicatori:

1. Politica dei dati aperti:

  • la presenza a livello nazionale di politiche specifiche sui dati aperti e sulle norme di licenza, compreso il recepimento della direttiva PSI;
  • il grado di coordinamento a livello nazionale per: (a) fornire linee guida alle amministrazioni nazionali, locali e regionali; e (b) stabilire approcci coordinati per la pubblicazione dei dati.

2. Impatto dei dati aperti:

  • la misura in cui sono in atto attività per stimare l'impatto dei dati aperti a livello nazionale;
  • l'impatto stimato dei dati aperti a livello nazionale in quattro aree: politica, sociale, ambientale ed economica.

3. Portale dei dati aperti: lo sviluppo dei portali nazionali e il loro livello di approfondimento nel presentare i dati aperti disponibili.

4. Qualità dei dati aperti:

  • la misura in cui i portali nazionali hanno un approccio sistematico e automatizzato per raccogliere metadati da fonti di tutto il paese;
  • la misura in cui i portali nazionali sono conformi allo standard di metadati DCAT-AP (specifiche per i record di metadati).

In questa specifica area di analisi si nota quindi un miglioramento della posizione dell’Italia nel 2020 rispetto al 2019 con una crescita, seppure molto contenuta, del relativo indicatore. Rispetto agli altri ambiti dell’analisi, l’Italia ottiene risultati migliori rispetto alla media UE per quanto riguarda l’offerta di servizi pubblici digitali per le imprese e i dati aperti, meno nell’ambito delle competenze digitali e delle digital skill.

Indicatore DESI 2021 della componente Open Data – Rapporto percentuale del punteggio massimo rilevato

Indicatore DESI 2021 della componente Open Data – Rapporto percentuale del punteggio massimo rilevato - Fonte: Desi 2020

Per un’analisi di dettaglio dei dati sottostanti alla costruzione dell’indicatore è possibile consultare la sezione del portale europeo dei dati aperti relativa all’anno 2020 al seguente link.

Per ulteriori informazioni, consultare il sito del DESI.

Maggiori dettagli sulla metodologia utilizzata sono disponibili nella nota relativa al DESI.